domenica 18 dicembre 2011
Peace Work
domenica 23 ottobre 2011
Relazioni reali
(Mia Wasikowska)
venerdì 12 agosto 2011
altro che digitale! qui è il corpo che la fa da padrone, coi suoi rimandi di onde, di gesti, di emozione...
giovedì 4 agosto 2011
Per intero
occhi sopra i tetti
mezza luna, là
in mezzo al cielo azzurro
due ore a mezzogiorno
ed è reale, interamente
ed è normale, come a sera
domenica 31 luglio 2011
Piccolo paradiso
oggi dopo un po' di tempo mi sono reso conto di avere un piccolo paradiso proprio in casa, o meglio a fianco della casa, o meglio nel giardino di casa mia. certo, non è proprio poetico né forse ispira immagini paradisiache raccontare che passo dei bellissimi momenti sotto un verde pergolato di kiwi, ma è sufficiente per passare all'aria aperta i pomeriggi di questi giorni d'estate caldi ma non afosi a leggere un libro su quattro nonni e un barista che giocano a fare i detective, ad ascoltare la brezza che sussurra frasi semplici e leggere, a guardare due formiche che si muovono l'una con i ritmi forsennati della vita post-moderna e l'altra che soppesa ogni passo tra i fiori della tovaglia plasticata.
domenica 24 luglio 2011
venerdì 1 luglio 2011
Nel presente
Altre volte invece mi sento talmente radicato nell'attimo presente da considerare ciò la mia fortuna, la mia unica via, la mia sfida quotidiana per non incapponirmi a cercare ciò che mi manca, ma piuttosto per cogliere l'occasione di lasciare emergere ciò che mi porto dentro, senza scarto di rielaborazione, di eventuale ripensamento o rivalutazione di sorta.
sabato 30 aprile 2011
Equivoci
sabato 23 aprile 2011
Oltre le apparenze
mercoledì 30 marzo 2011
Due lupi
"C'è una continua lotta dentro di me" disse al ragazzo.
"E' una lotta terribile, ed è tra due lupi.
"Uno è malvagio - è collera, invidia, pena, rimpianto, avidità, arroganza, autocommiserazione, colpa, risentimento, inferiorità, bugie, falso orgoglio, superiorità, dubbi, ed ego.
"L'altro è buono - egli è gioia, pace, amore, speranza, serenità, umiltà, gentilezza, benevolenza, empatia, generosità, verità, compassione e fede.
"La stessa lotta si svolge dentro di te, e dentro chiunque altro"
Il nipote ci pensò su un po' e poi chiese a suo nonno:
"Quale lupo vincerà?"
Il vecchio capo rispose semplicemente:
"Quello che alimenti"
English version
domenica 20 marzo 2011
Una barca in mezzo al mare
Anche chi (come me) ha la fortuna (certo anche per il proprio cammino di ricerca) di fondare la propria forza sulla consapevolezza della propria unicità e delle proprie risorse, non è esentato dal senso di solitudine, forse perché è vero che l'equilibrio personale, e la gioia conseguente, non è mai raggiunto una volta per tutte, come una barca non è mai del tutto ferma nemmeno quando il mare è calmo, salvo sia incagliata o tirata a riva.
venerdì 18 marzo 2011
Viaggiatori
Come pure è più facile fare un diario di viaggio, per quanto non lo sia mai se si tratta di descrivere sensazioni ed emozioni, che il viaggio alla scoperta di sé, restando molte cose inennarrate e inenarrabili, vuoi perché è difficile descriverle a parole, vuoi per la consapevolezza che non è il momento giusto per tentare di raccontarle e forse il momento non verrà mai.
Per coloro che non sono in grado di intraprendere questo viaggio, per quasiasi motivo, c'è comunque l'opportunità che altri li invitino a considerare, di volta in volta, aspetti di sé non di per sé evidenti ed apparenti, ma che possono cambiare e migliorare la propria visione della propria esperienza di vita, sia anche solo di trovare almeno il modo che occhi e bocca possano accennare un sorriso.
giovedì 17 marzo 2011
Controparabola
che guida i marinai nella notte.
Sono la stella polare
che indica la direzione.
Sono il sole
che illumina e riscalda la terra.
Sono la luna
che rischiara la notte.
Sono la nuvola
che disseta e rinfresca.
Sono la voce
che parla alla radio.
Sono il profumo
che viaggia con la brezza.
Sono il pensiero
che è sempre con te.
martedì 15 marzo 2011
L'altra faccia
...la solitudine, e le sensazioni che l'accompagnano, si supera se ci si rende conto della propria unicità, se si sta in ascolto di quello che siamo nel profondo, anche se magari rimane indefinibile (a volte ci vuole più coraggio a dire 'non lo so' che a cercare a tutti i costi una risposta) almeno per un po', perché credo che siamo capaci di comprendere delle cose veramente grandi su noi stessi.
Mi viene sempre in mente l'esempio (forse scontato) dei pezzi del puzzle, ogni pezzo ha il suo posto e solo quel posto, solo quello può stare in un certo spazio; questo per dire anche che riconoscere la propria unicità (che se volete è l'altra faccia della solitudine) ci predispone ad entrare in giusta relazione con gli altri, che a quel punto non è più incontro di solitudini in fuga, ma la condivisione di quello che si è realmente, senza bisogno di nasconderci, sia che un giorno siamo felici, sia che l'altro siamo tristissimi...
...
mercoledì 9 marzo 2011
La mia vita
sabato 5 marzo 2011
Il problema e la soluzione
Patch: "Sono quattro dita Arthur"
A: "No, no, no, guarda me!"
P: "Cosa?"
A: "Ti stai concentrando sul problema. Se ti concentri sul problema non vedrai la soluzione [...]. Guarda oltre le tue dita, quante ne vedi?"
P: "Otto..."
A: "Otto è una buona risposta! Vedi quello che nessun altro vede, vedi quello che tutti gli altri scelgono di non vedere!"
(dal film Patch Adams)
martedì 1 marzo 2011
La sabbia
Chissà se troverò la pazienza e il modo di farlo, forse quella per raccontarlo, perché mi sembra di avere miriadi di piccoli granelli di sabbia sparsi dentro di me, che sembrano tutti separati l'uno dall'altro pur essendo uno vicino all'altro... Certo, penso ora che la sabbia è così composta, ma viene percepita come un'unica cosa, che crea una sorta di pavimentazione su cui è piacevole camminare a piedi scalzi, benché magari il passo non sia del tutto sicuro, ma è piacevole sentire che i piedi sono avvolti dalla sabbia, che quei granelli scorrono quando si alza il piede per fare il passo. Sì, la sabbia può anche essere fastidiosa se si è infilata nei vestiti dopo che ci siamo seduti o sdraiati su di essa...
Eppure in ogni caso è la sabbia come cosa unica, un unico insieme, con le sfumature che fanno le piccole dune, le orme, i piccoli canali, la luce che gioca con le ombre a volte più scure a volte più chiare, a creare forme, immagini secondo quanto può suggerire la fantasia...
Ma certo mi piacerebbe scrivere tutto quello che mi gira dentro, che si agita, che mi coinvolge, che mi sconvolge, di cui sono convinto, che vorrei dire prima o poi...
(29 ottobre 2010)
venerdì 18 febbraio 2011
Evoluzioni
giovedì 17 febbraio 2011
Titolo?... boh...
mercoledì 9 febbraio 2011
Anni e giorni
(Giuseppe, mio padre)
Creatività
martedì 8 febbraio 2011
Parabola
sul quale l'ape cerca il polline.
Sono il miele
di cui è ghiotto l'orso.
Sono la torta
rubata dalla finestra.
Sono l'albero
su cui raccogli i frutti.
Sono il nido
che accoglie i pulcini.
Sono la tana
dove la volpe si rifugia.
Sono il telo
che il toro smania di infilzare.
Sono il bersaglio
per la freccia scoccata.
Sono la terra
dissetata dalla pioggia.
lunedì 7 febbraio 2011
Il senso della vita
Comprendere ciò mi mette in una condizione di libertà che può diventare assoluta, incondizionata. libertà dalle aspettative, dai desideri, dai traguardi... Tutto è nell'ottica di una crescita continua, ogni esperienza di vita ti fa comprendere qualcosa in più, innanzitutto su te stesso, e poi sulla vita e sul mondo che ti circonda.
26 agosto 2010
domenica 6 febbraio 2011
Equilibrio
mercoledì 2 febbraio 2011
L'attesa
se è fatta di sbuffi annoiati, di non vedere l'ora e l'ora si continua a guardarla, di ta-ra-ta-tap delle dita sul tavolo, l'attesa diventa impazienza e non fa altro che provocare (auto-provocare) disagio e tensione crescente che magari finisce per scaricarsi sull'oggetto dell'attesa;
se è fatta di attimi che si susseguono, e intanto che aspetto il pranzo canto qualcosa, mentre attendo qualcuno leggo un libro e se chi aspetto è in ritardo ascolto un disco o soltanto guardo fuori dalla finestra, questa è un'attesa costruttiva, che non stressa, che non genera tensione e fa accogliere il momento atteso con maggiore disponibilità e magari con un po' di gioioso stupore.