lunedì 24 giugno 2013

Unicità

(Driinnn...)
(Chi sarà? Non aspetto nessuno...)
- ...?! Ah sei tu... Era meglio se non ti facevi rivedere. Cos'è, ti senti... solo?
- Ti stai sbagliando, io...
- Ah certo! Tu mi hai tenuto in tuo potere per tutti quegli anni e quello che sbaglia sono io! 
- Non intendevo quello...
- Be', sì, in un certo senso ho sbagliato: mi sono pienamente reso conto di quanto mi avevi soggiogato solo il giorno in cui te ne sei andato. 
- No, il punto è che non sono chi pensi tu...
- Ah ho capito! Sei il... tuo fratello gemello! No, no, aspetta, sei il tuo clone, giusto? Va a dirlo a qualcun altro chi non sei! 
- In effetti non lo sono, se solo guardassi meglio...
- Cosa vuoi che guardi? Conosco a mena dito la tua... In effetti hai qualcosa di diverso... Lo sguardo... È più tranquillo, senza ansia... E anche la tua voce è diversa, è più pacata, non tesa e lamentosa...
- Cosa ancora?
- Il tuo stare di fronte a me, non ti vuoi imporre... non mi giudichi...
- E poi?
- ...Io, io mi sento diverso, non mi sento agitato... non fuori posto... non continuamente inadeguato... Forse è vero, non sei chi penso. 
- Di fatto non lo sono. E adesso lo sai. 
- Gli assomigli molto... Perché non ti sei fatto vivo prima?
- Non eri ancora pronto. E poi sai, non dipende da me o dall'altro stare o meno con te. 
- E da chi allora?
- Da te. 
- Da me? 
- Già. 
- La libera scelta...?
- La libera scelta. Ricordi il racconto dei due lupi?
- ...Sì, certo... vince quello che nutri. 
- E tu hai smesso di nutrire l'altro. E da un po'. 
- Allora se lui era il mio senso di solitudine, tu sei... il mio senso di unicità?
- No, non una sensazione, semplicemente la tua unicità. 
- E adesso?
- E adesso sei libero. 
- Di fare che?
- Di rendere più spedito il tuo cammino. 
- Costi quel che costi. 
- Sì, costi quel che costi, certo. Ma anche... ricavi quel che ricavi. 

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